Riuscire a riassumere i risultati dati dalla prima metà del 2023 nel mercato avicolo degli ex Paesi della CSI è veramente difficile, soprattutto quando si cerca di compararli uno all’altro.
La situazione politica, le sanzioni, le misure di sostegno statali esistenti e le risorse economiche oltre alla concorrenza sleale stanno influenzando le economie dei Paesi, e questo accade anche nel settore avicolo.
Tuttavia, anche tenendo conto delle gravi conseguenze della pandemia e della situazione politica, l’industria avicola sta sperimentando una tendenza positiva e questo si può notare confrontando quasi tutti gli indicatori oltre al ritmo di sviluppo quantitativo e qualitativo che sta rapidamente aumentando.
Ad esempio, in Kazakistan, come riporta ElDala.kz in riferimento alla rassegna stampa del Ministero dell’Agricoltura, nella prima metà dell’anno il volume della produzione agricola lorda è aumentato del 3,2%; la crescita è stata ottenuta soprattutto grazie all’aumento del 3,3% del volume della produzione zootecnica. Dall’inizio dell’anno si è registrato un aumento dell’1,2% del bestiame da allevamento avicolo arrivando a 49,9 milioni di unità.
Secondo l’Associazione dei produttori di uova, gli allevamenti di pollame hanno prodotto uova con un incremento del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Oggi l’avicoltura industrializzata è rappresentata da 56 aziende avicole operative, di cui 38 producono uova e 29 carne di pollo. Nelle varie regioni si stanno costruendo nuovi allevamenti di pollame, si sta lavorando per ampliare e modernizzare le modalità, e a partire dal prossimo anno si prevede di lanciare una serie di progetti di investimento e di finanziamenti dedicati, che permetteranno di soddisfare completamente il mercato interno del Kazakistan nel giro di due-tre anni.
Parallelamente agli indicatori di successo, i produttori notano un aumento del costo dei processi e dei periodi di recupero, che riduce l’attrattiva degli investimenti nell’industria avicola. Ulteriori fattori, come la debole protezione del mercato interno dalla concorrenza sleale, una quota non ridotta per l’importazione di carne di pollame e fondi insufficienti per il sostegno statale, hanno iniziato a influenzare negativamente la competitività dei prodotti nazionali e i loro costi.
Una tendenza positiva nello sviluppo dell’avicoltura si osserva anche nella Repubblica dell’Uzbekistan, dove sono stati registrati più di 1.200 allevamenti di pollame per la produzione di carne e uova. Negli ultimi anni, il settore ha compiuto un forte balzo in avanti, coprendo la domanda interna della popolazione per quasi il 98%. Tuttavia, dato il tasso di crescita demografica e di urbanizzazione, nonché l’intenzione di espandere il potenziale di esportazione, la necessità di un ulteriore sviluppo dell’industria avicola continua a farsi sentire.
Di conseguenza, i risultati della prima metà del 2023 prevedono una buona performance per l’anno in corso nel suo complesso. Nonostante le sfide, si sono registrati enormi successi in termini di redditività e aumento della produttività sia nella produzione di polli da carne che di uova. Il settore avicolo è costantemente sottoposto a modernizzazioni e riforme fondamentali, grazie alle quali l’industria continua a svilupparsi rapidamente.